Vermiglio

  • Venerdì 01 Novembre – Ore 21:00
  • Sabato 02 Novembre – Ore 21:00
  • Domenica 03 Novembre – Ore 16:00 e 21:00
  • Lunedì 04 Novembre – Ore 21:00

La storia ha inizio negli ultimi mesi di guerra e termina in quelli immediatamente successivi alla sua conclusione.

In un borgo d’alta montagna gli abitanti vivono e condividono le ansie e le conseguenze del periodo. Il maestro Cesare cerca di impartire agli adulti un minimo di alfabetizzazione ed insegna ai piccoli a leggere, a scrivere e a far di conto. Contemporaneamente, assieme alla moglie Adele, manda avanti la famiglia tra razioni appena sufficienti e nuove bocche da sfamare. Tra queste vi sono quella del nipote disertore, Attilio, e del commilitone siculo Pietro, entrambi nascosti alla Repubblica di Salò in un piccolo maso.

Il paesaggio che muta nel corso del racconto è protagonista al fianco della numerosa famiglia e tratteggia una piccola comunità montana che vive al di fuori del mondo e dei clamori della guerra.

La regista, pur non utilizzando pressoché mai i campi lunghi per sottolineare la bellezza delle catene montuose e delle valli circostanti, mette in risalto i cambiamenti di un corpo che muta nelle stagioni spogliandosi del bianco dell’inverno e vestendo i colori del risveglio estivo, prima di concludere un ciclo che andrà a ripetersi nuovamente l’anno successivo. Come la natura, gli uomini e le donne di Vermiglio si spogliano di tabarri e scialli e pian piano escono dalle loro case per coltivare i campi e portare le bestie nei prati. Mentre gli animali lasciano le tane e le persone escono dai loro giacigli i sentimenti si risvegliano a loro volta, preludio della stagione degli accoppiamenti. La figlia maggiore Lucia s’innamora, così, dello strano e ammutolito soldato del Sud già sottoposto alla guardinga curiosità del villaggio durante la fredda stagione invernale.

Fonte – filmtv