Tornano i giovedì culturali targati #cinemadonzucchini!
🏔🧗🏻 Il primo appuntamento degli incontri del giovedì sera sarà il film L’ULTIMA VIA DI RICCARDO BEE, di Emanuele Confortin. La proiezione si svolgerà in collaborazione con gli amici di CAI.
🗓 La proiezione si terrà giovedì 7 novembre, a partire dalle ore 21:00. Prima della proiezione, il regista, presente in sala, presenterà la sua pellicola al pubblico.
🎟 L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti!
✉ Per qualsiasi informazione, potete consultare il nostro sito (cinemadonzucchini.it) o i nostri canali social:
Instagram: @cinemadonzucchini
Facebook: Cinema Teatro Don Zucchini
Twitter: @DonZucchini
Telegram: @donzucchini
NUOVO CANALE Whatsapp: link nelle storie in evidenza e in bio
V
https://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2024/11/Lultima-via-di-Riccardo-Bee.jpg788940Federicohttps://www.cinemadonzucchini.it/wp-content/uploads/2017/11/DON-ZUCCHINI-def-nero_rect-300x116.pngFederico2024-11-07 01:22:002024-11-07 23:06:08L’ultima via di Riccardo Bee
La storia ha inizio negli ultimi mesi di guerra e termina in quelli immediatamente successivi alla sua conclusione.
In un borgo d’alta montagna gli abitanti vivono e condividono le ansie e le conseguenze del periodo. Il maestro Cesare cerca di impartire agli adulti un minimo di alfabetizzazione ed insegna ai piccoli a leggere, a scrivere e a far di conto. Contemporaneamente, assieme alla moglie Adele, manda avanti la famiglia tra razioni appena sufficienti e nuove bocche da sfamare. Tra queste vi sono quella del nipote disertore, Attilio, e del commilitone siculo Pietro, entrambi nascosti alla Repubblica di Salò in un piccolo maso.
Il paesaggio che muta nel corso del racconto è protagonista al fianco della numerosa famiglia e tratteggia una piccola comunità montana che vive al di fuori del mondo e dei clamori della guerra.
La regista, pur non utilizzando pressoché mai i campi lunghi per sottolineare la bellezza delle catene montuose e delle valli circostanti, mette in risalto i cambiamenti di un corpo che muta nelle stagioni spogliandosi del bianco dell’inverno e vestendo i colori del risveglio estivo, prima di concludere un ciclo che andrà a ripetersi nuovamente l’anno successivo. Come la natura, gli uomini e le donne di Vermiglio si spogliano di tabarri e scialli e pian piano escono dalle loro case per coltivare i campi e portare le bestie nei prati. Mentre gli animali lasciano le tane e le persone escono dai loro giacigli i sentimenti si risvegliano a loro volta, preludio della stagione degli accoppiamenti. La figlia maggiore Lucia s’innamora, così, dello strano e ammutolito soldato del Sud già sottoposto alla guardinga curiosità del villaggio durante la fredda stagione invernale.
Lunedì 28 Ottobre – Ore 21:00 – in lingua originale 🇯🇵 sottotitolata in italiano
Un incendio ai piani alti di un palazzo di una piccola e tranquilla cittadina giapponese. Una madre e suo figlio, Saori e Minato, osservano dalla finestra. “Se a un uomo viene impiantato il cervello di un maiale è ancora un uomo o è un mostro?”, chiede Minato. Detta diversamente: chi pensa, e agisce, in maniera diversa, che ruolo ha nella società? Un interrogativo su cui Kore-eda Hirokazu ragiona esplicitamente, nel suo L’Innocenza. Ma non l’unico. Dopo questo incipit, vediamo Saori preoccuparsi sempre di più per gli strani comportamenti di suo figlio, un figlio che ha cresciuto da sola dopo la morte del marito. Si convince, viene convinta da Minato, che il suo insegnante l’abbia preso di mira. Lo insulti, lo bullizzi, gli metta addirittura le mani addosso. La scuola, di fronte alle sue proteste, si comporta stranamente. Certo, l’insegnante è costretto a scuse formali, ma qualcosa non quadra. Almeno per noi. Il signor Hori, l’insegnante, è davvero responsabile? O è Minato a essere un bullo, a prendere il mira il compagno Yori, piccolo e stravagante, e Hori lo vuole proteggere? O magari le cose stanno in maniera ancora diversa?
L’ultima via di Riccardo Bee
Tornano i giovedì culturali targati #cinemadonzucchini!
🏔🧗🏻 Il primo appuntamento degli incontri del giovedì sera sarà il film L’ULTIMA VIA DI RICCARDO BEE, di Emanuele Confortin. La proiezione si svolgerà in collaborazione con gli amici di CAI.
🗓 La proiezione si terrà giovedì 7 novembre, a partire dalle ore 21:00. Prima della proiezione, il regista, presente in sala, presenterà la sua pellicola al pubblico.
🎟 L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti!
✉ Per qualsiasi informazione, potete consultare il nostro sito (cinemadonzucchini.it) o i nostri canali social:
V
Vermiglio
La storia ha inizio negli ultimi mesi di guerra e termina in quelli immediatamente successivi alla sua conclusione.
In un borgo d’alta montagna gli abitanti vivono e condividono le ansie e le conseguenze del periodo. Il maestro Cesare cerca di impartire agli adulti un minimo di alfabetizzazione ed insegna ai piccoli a leggere, a scrivere e a far di conto. Contemporaneamente, assieme alla moglie Adele, manda avanti la famiglia tra razioni appena sufficienti e nuove bocche da sfamare. Tra queste vi sono quella del nipote disertore, Attilio, e del commilitone siculo Pietro, entrambi nascosti alla Repubblica di Salò in un piccolo maso.
Il paesaggio che muta nel corso del racconto è protagonista al fianco della numerosa famiglia e tratteggia una piccola comunità montana che vive al di fuori del mondo e dei clamori della guerra.
La regista, pur non utilizzando pressoché mai i campi lunghi per sottolineare la bellezza delle catene montuose e delle valli circostanti, mette in risalto i cambiamenti di un corpo che muta nelle stagioni spogliandosi del bianco dell’inverno e vestendo i colori del risveglio estivo, prima di concludere un ciclo che andrà a ripetersi nuovamente l’anno successivo. Come la natura, gli uomini e le donne di Vermiglio si spogliano di tabarri e scialli e pian piano escono dalle loro case per coltivare i campi e portare le bestie nei prati. Mentre gli animali lasciano le tane e le persone escono dai loro giacigli i sentimenti si risvegliano a loro volta, preludio della stagione degli accoppiamenti. La figlia maggiore Lucia s’innamora, così, dello strano e ammutolito soldato del Sud già sottoposto alla guardinga curiosità del villaggio durante la fredda stagione invernale.
Fonte – filmtv
L’innocenza
Un incendio ai piani alti di un palazzo di una piccola e tranquilla cittadina giapponese. Una madre e suo figlio, Saori e Minato, osservano dalla finestra. “Se a un uomo viene impiantato il cervello di un maiale è ancora un uomo o è un mostro?”, chiede Minato.
Detta diversamente: chi pensa, e agisce, in maniera diversa, che ruolo ha nella società?
Un interrogativo su cui Kore-eda Hirokazu ragiona esplicitamente, nel suo L’Innocenza. Ma non l’unico.
Dopo questo incipit, vediamo Saori preoccuparsi sempre di più per gli strani comportamenti di suo figlio, un figlio che ha cresciuto da sola dopo la morte del marito. Si convince, viene convinta da Minato, che il suo insegnante l’abbia preso di mira. Lo insulti, lo bullizzi, gli metta addirittura le mani addosso. La scuola, di fronte alle sue proteste, si comporta stranamente. Certo, l’insegnante è costretto a scuse formali, ma qualcosa non quadra. Almeno per noi.
Il signor Hori, l’insegnante, è davvero responsabile? O è Minato a essere un bullo, a prendere il mira il compagno Yori, piccolo e stravagante, e Hori lo vuole proteggere? O magari le cose stanno in maniera ancora diversa?
Fonte – Comingsoon