Mercoledì 18 Dicembre – Ore 15 (in collaborazione con SPI di Ferrara – Lega di Cento)
Michele Placido, giunto al suo quattordicesimo film, decide di raccontare il drammaturgo siciliano come non era stato mai “visto”, ovvero facendo del privato del protagonista il proscenio dove assurgono a vita e si giustificano le ossessioni e la poetica dei romanzi e delle piece teatrali. Invece che relegarlo a un riempitivo popolato da personaggi pensati come funzioni narrative o come semplice appendici del racconto, lo spazio famigliare prende vita attraverso una drammaturgia che di moglie e figli fa i veri teatranti all’interno del film. Placido ne dà legittimazione nell’immagine finale in cui la natura onirica del contesto, quando i familiari e Marta Abba – musa e attrice nella quale Pirandello trovò una platonica via di fuga ai propri tormenti esistenziali -, radunati attorno alla salma di Pirandello per un ultimo saluto, sembrano svelare la loro doppia natura, quella di esseri umani in carne e ossa e allo stesso tempo proiezioni fantasmatiche dei personaggi che hanno popolato le opere dello scrittore.
Mercoledì 11 Dicembre – Ore 21:00 in lingua originale 🇺🇸 sottotitolata in italiano
A quarant’anni dalla Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1984, uno dei film più amati di Wim Wenders, ‘Paris, Texas’, torna dal 4 novembre nelle sale italiane, grazie alla Cineteca di Bologna e al suo progetto ‘Il Cinema Ritrovato.
Al Cinema’ e a CG Entertainment. Presentato in anteprima all’ultimo Festival di Cannes e al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna, il restauro in 4K di ‘Paris, Texas’ è stato realizzato nel 2024: il negativo originale in 35 mm è stato scansionato in 4K a L’Immagine Ritrovata a Bologna, con il sostegno finanziario del Cnc, il restauro e la color correction hanno avuto luogo presso Basis Berlin Postproduktion, con il sostegno di Chanel e del German Film Heritage Funding Program (Ffe).
Scritto assieme a Sam Shepard, interpretato da Harry Dean Stanton e Nastassja Kinski, con le musiche di Ry Cooder, ‘Paris, Texas’ è, secondo lo scrittore e regista francese Emmanuel Carrère, “il film più calmo, più sobrio che Wenders abbia mai diretto”, comunque l’opera che ha definitivamente consacrato il regista tedesco tra i grandi autori del cinema mondiale.
Ultimo film del periodo americano di Wenders, ‘Paris, Texas’ è un road movie libero, tenero e disperato, un omaggio ai luoghi del western, una rilettura umanissima dei generi hollywoodiani
Prendendo ispirazione dalla leggenda della sirena da cui si dice ebbe origine la città di Napoli, Sorrentino immagina (e crea) una realtà in cui questa figura vive sotto le sembianze di una donna in carne ed ossa. Parthenope – a cui presta il volto una sorprendente Celeste Dalla Porta – nasce, come nel mito, dentro le acque di un mare (a Posillipo) con il quale manterrà sempre un legame profondo, atavico, indissolubile. La ragazza cresce e ammalia chiunque le graviti intorno, a partire dal fratello maggiore Raimondo (Daniele Rienzo): il rapporto tra i due sfiora i confini di ciò che potrebbe essere definito incesto, mantenendo però anche una purezza e un affetto tangibili. A chiudere una sorta di triangolo perfetto, l’amico Sandrino (Dario Aita), da sempre innamorato di Parthenope e soggiogato da questo incantesimo inarrestabile.
Eterno visionario
Michele Placido, giunto al suo quattordicesimo film, decide di raccontare il drammaturgo siciliano come non era stato mai “visto”, ovvero facendo del privato del protagonista il proscenio dove assurgono a vita e si giustificano le ossessioni e la poetica dei romanzi e delle piece teatrali. Invece che relegarlo a un riempitivo popolato da personaggi pensati come funzioni narrative o come semplice appendici del racconto, lo spazio famigliare prende vita attraverso una drammaturgia che di moglie e figli fa i veri teatranti all’interno del film. Placido ne dà legittimazione nell’immagine finale in cui la natura onirica del contesto, quando i familiari e Marta Abba – musa e attrice nella quale Pirandello trovò una platonica via di fuga ai propri tormenti esistenziali -, radunati attorno alla salma di Pirandello per un ultimo saluto, sembrano svelare la loro doppia natura, quella di esseri umani in carne e ossa e allo stesso tempo proiezioni fantasmatiche dei personaggi che hanno popolato le opere dello scrittore.
Fonte – OndaCinema
Paris Texas
A quarant’anni dalla Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1984, uno dei film più amati di Wim Wenders, ‘Paris, Texas’, torna dal 4 novembre nelle sale italiane, grazie alla Cineteca di Bologna e al suo progetto ‘Il Cinema Ritrovato.
Al Cinema’ e a CG Entertainment.
Presentato in anteprima all’ultimo Festival di Cannes e al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna, il restauro in 4K di ‘Paris, Texas’ è stato realizzato nel 2024: il negativo originale in 35 mm è stato scansionato in 4K a L’Immagine Ritrovata a Bologna, con il sostegno finanziario del Cnc, il restauro e la color correction hanno avuto luogo presso Basis Berlin Postproduktion, con il sostegno di Chanel e del German Film Heritage Funding Program (Ffe).
Scritto assieme a Sam Shepard, interpretato da Harry Dean Stanton e Nastassja Kinski, con le musiche di Ry Cooder, ‘Paris, Texas’ è, secondo lo scrittore e regista francese Emmanuel Carrère, “il film più calmo, più sobrio che Wenders abbia mai diretto”, comunque l’opera che ha definitivamente consacrato il regista tedesco tra i grandi autori del cinema mondiale.
Ultimo film del periodo americano di Wenders, ‘Paris, Texas’ è un road movie libero, tenero e disperato, un omaggio ai luoghi del western, una rilettura umanissima dei generi hollywoodiani
Parthenope
Prendendo ispirazione dalla leggenda della sirena da cui si dice ebbe origine la città di Napoli, Sorrentino immagina (e crea) una realtà in cui questa figura vive sotto le sembianze di una donna in carne ed ossa. Parthenope – a cui presta il volto una sorprendente Celeste Dalla Porta – nasce, come nel mito, dentro le acque di un mare (a Posillipo) con il quale manterrà sempre un legame profondo, atavico, indissolubile. La ragazza cresce e ammalia chiunque le graviti intorno, a partire dal fratello maggiore Raimondo (Daniele Rienzo): il rapporto tra i due sfiora i confini di ciò che potrebbe essere definito incesto, mantenendo però anche una purezza e un affetto tangibili. A chiudere una sorta di triangolo perfetto, l’amico Sandrino (Dario Aita), da sempre innamorato di Parthenope e soggiogato da questo incantesimo inarrestabile.
Fonte – CQItalia